1 luglio 2016. - In tale data la Congregazione delle Cause dei Santi ha emesso il Decreto di Validità della Causa di beatificazione del Servo di Dio Raffaele Gentile. Ora si passa alla costruzione della Positio super vita, virtutibus et fama sanctitatis

domenica 16 giugno 2013

3. UNA VITA PER AMORE: PENSIERO DEL Dr. RAFFAELE GENTILE e TESTIMONIANZE





Presentazione dei due Volumi 
su Rr. Raffaele Gentile (1921-2004)
“Pensiero” e “Testimonianze”.
Catanzaro, Seminario Teologico San Pio X, 
18 dicembre 2006






 1.Fondazione Betania Onlus e testimonianza di Don Angelo Comito 





2.Testimonianza di Mons. Raffaele Facciolo





3.Testimonianza di Mons. Antonio Cantisani





4.Testimonianza di Don Biagio Amato 


 

5.Testimonianza di Avv. Rosario Chiriano





6.Testimonianza di Mons. Antonio Ciliberti 



Breve profilo del Dr. Raffaele Gentile

La Chiesa di Catanzaro-Squillace dal 2004, anno della sua morte, ha posto una particolare attenzione alla figura esemplare del signor Raffaele Gentile, sposo e padre esemplare, medico, giornalista, politico, insegnante, scrittore, fondatore dell’Associazione dei medici Cattolici di Catanzaro e Presidente diocesano dell'Unione Uomini di azione cattolica. Per approfondire la sua esistenza esemplare, in vista della possibile apertura della causa di beatificazione, sono stati editi due volumi con titolo significativo: Una vita per amore – Dr. Raffaele Gentile - Vol. I Il pensiero, - Vol. II Le testimonianze. Dal 2010 opera un Comitato scientifico e organizzatore di Studi e Ricerche “Raffaele Gentile”, di cui è presidente l’Arcivescovo emerito Mons. Antonio Cantisani. Già sono stati svolti tre convegni: Tra memoria e profezia, Humanitas, Salus, cui seguirà Civitas.
Le ricerche e la fama di santità del dottore Gentile sono tali che presto potrebbe essere avviata la Causa di beatificazione.   
Nato a Gemona del Friuli il 28 novembre 1921, morto a Catanzaro il 18 dicembre 2004, il dottore Raffaele Gentile è stato un medico che nelle azioni e nelle opere è apparso come un profeta che ha servito Cristo nei poveri e nei derelitti: con grande disponibilità e con animo sensibile e caritatevole ha consolato e curato i malati. Girava per Catanzaro in maniera infaticabile con la sua auto, per assistere i suoi ammalati e offrire loro una speranza di guarigione. Di lui ha affermato l’attuale presidente dell’Associazione dei Medici cattolici, Dott. Federico Bonacci: “Il sentimento religioso non è stato da Raffaele Gentile vissuto in una dimensione intimistica, relegato nella sfera del privato, ma la Fede ha permeato la sua esistenza, non solo improntandone l’agire professionale, ma costituendo la linfa vitale dell’impegno sociale e politico”. Questo sentimento religioso si nutriva di Eucaristia, di devozione mariana, di Parola di Dio e di un senso vivo della Chiesa, segno sacramentale di Cristo per un mondo di verità e di giustizia. Il suo zelo di apostolo non è andato certamente a svantaggio del suo essere medico: ha ricoperto incarichi di vertice per circa 50 anni, in molteplici settori della sanità pubblica e del privato no profit (Ospedale, I.N.P.S., Croce Rossa Italiana, opera Pia In Charitate Christi), con impegno costante e profondità dottrinale, e ha ricevuto da più parti riconoscimenti, anche a livello nazionale. Nel secondo dopoguerra, in un’epoca in cui la sanità non era alla portata di tutti, Raffaele Gentile, vero angelo dei malati, svolgeva amorevolmente la sua professione medica nei popolosi quartieri del centro cittadino, pronto ad accorrere a ogni chiamata, a qualsiasi ora ed in qualunque circostanza, senza nulla pretendere in cambio, ricordando in questo il Santo medico Giuseppe Moscati, di cui era tanto devoto e a cui egli dedicò la sezione AMCI (Associazione Medici Cattolici Italiani) di Catanzaro, da lui creata l'11 febbraio 1961 presso il Seminario Teologico "San Pio X" di Catanzaro e di cui fu primo Presidente sezionale fino la 1983.
Dal 1985 Presidente onorario. Quando gli altri si rifiutavano, quando il caso era difficile, quando il paziente non aveva possibilità di ricompensare il medico, egli prestava la sua opera e assistenza.
A nove anni dalla sua morte tanti catanzaresi di tutte le estrazioni sociali ancora lo ricordano con affetto e devozione come un professionista cristiano che ha vissuto la sua vocazione alla santità nell’umile e attento servizio agli umili, in famiglia come sposo fedele e padre affettuoso e nella Chiesa, da figlio devoto, mettendosi al suo servizio nelle diverse mansioni a lui assegnate.

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