1 luglio 2016. - In tale data la Congregazione delle Cause dei Santi ha emesso il Decreto di Validità della Causa di beatificazione del Servo di Dio Raffaele Gentile. Ora si passa alla costruzione della Positio super vita, virtutibus et fama sanctitatis

giovedì 11 luglio 2013

18. GLI STUDI SU RAFFAELE GENTILE. ORIGINI, FINALITÀ, PROGETTO






Devo riferirmi anch’io alla data del 18 dicembre 2006 quando, nell’Aula Magna del Pontificio Seminario Regionale “S. Pio X” di Catanzaro, vennero presentati i due consistenti volumi su Raffaele Gentile. Si trattò di una commemorazione, partecipata e attenta, della sua figura a due anni dal trapasso. Oggi, a distanza di sei, vi ritorniamo con la sensibilità di chi, nato alla vita terrena, nasce nella fede a quella eterna, per collegare idealmente i due dies natalis.
Iniziative finalizzate a mantenere viva e ad approfondire la figura del Dr. Raffaele Gentile (1921-2004) ritengo debbano avere come base di riferimento di partenza, proprio Una vita per amore. Dr. Raffaele Gentile (1921-2004). Vol. I, Il pensiero e Vol. II, Testimonianze, Edizioni La Rondine, Catanzaro 2006, in quanto presentano la prima una raccolta di testi che, opportunamente raggruppati in due blocchi, in sé omogenei e tra loro integrantisi a vicenda, offrono un quadro piuttosto completo di elementi per accostare il personaggio. Nel Vol. I, infatti, sono raccolti gli scritti di R. Gentile (per ben 660 pp.), nel Vol. II quelli su di lui (300 pp. circa) con una specifica che, rispettivamente, risulta più evidente dai frontespizi: Il pensiero del Dott. Raffaele Gentile sui molteplici segni dei tempi, Testimonianze per ricordare il Dott. Raffaele Gentile nella verità e nella missionarietà, come per dire: quanto ha scritto trova conferma in quanto ha fatto. La veridicità sui due piani ne esce indiscussa, se è vero che versioni che convergono danno garanzie di oggettività e di sicura attendibilità. Le Testimonianze si palesano, anzi, come valore aggiunto, poiché le firme appartengono al variegato mondo della realtà catanzarese e sul piano “laico” e sul piano “religioso”, secondo una distinzione cara a molti e di continuo sottolineata, quasi si trattasse di prendere le dovute distanze dalle due sfere. Non tanto paradossalmente, nel caso del Dr. Gentile poiché si incrociano a meraviglia confermando una realtà spesso taciuta o (volutamente?) ignorata, o estranea: il “vero” cristiano è sempre un “vero”cittadino perché concorre a costruire la città terrestre guardando a quella “celeste”. Nel XVI Centenario de La Città di Dio di Sant’Agostino (410- 2010) e nel 150° dell’Unità d’Italia, compiutasi, a dire di una corrente storiografica (non priva di fondamento) senza e contro la Chiesa, un esempio concreto che ne fornisca nuova prova arricchisce il dato. Ancora più evidente esso sarebbe se si completassero le firme con le distinte qualifiche di ciascuna: oggi nomi noti a futura memoria di quale verità, ricchezza, preziosità e fuori da cerchie di estimatori a circoli chiusi.

Alla luce di tali considerazioni, nella probabilità che né gli scritti di Gentile, né quelli su di lui siano da considerarsi completi, e nella fondata convinzione che occorre proseguire nella scoperta, nella conoscenza e nella diffusione della sua figura, ricca di impegni e di opere lungo un’intera esistenza, si propone all’attenzione una intelaiatura di approfondimenti che, lungi dall’esaurirsi in tempi brevi potrebbero servire come traccia organica da sviluppare gradualmente, ma in modo ogni volta completo su uno o più aspetti interdipendenti fino ad un ritratto compiuto. Le condizioni preliminari ci sono a partire dalle risorse umane, di affetti e di stima tuttora vivi, nonché da quelle di studio per un materiale probabilmente (ma fino a quando, a notar l’incuria in agguato?) recuperabile e consultabile. C’è, inoltre, un’altra necessità: la sottrazione alla sola memorialistica familiare e locale – volani indispensabili, ma non esclusivi – per inquadramenti e inserimenti in più ampi circuiti culturali. La sensibilità di Storico della Chiesa in Calabria e del Meridione d’Italia m’ispira la pista precisa: “Raffaele Gentile nel quadro del Movimento Cattolico in Calabria. Linee di ricerca e piste di studio”. Vedrei, infatti, sintetizzato in questo titolo l’orizzonte onnicomprensivo dell’impegno spirituale, sociale, ecclesiale, professionale, laicale lungo l’arco della sua vicenda biografica che abbraccia oltre due terzi del sec. XX con un affaccio sul XXI, in anni di profonde trasformazioni a livello globale che ha posto alla vita cristiana sfide inedite nel passato e sviluppato nella realtà italiana quadri complessi ed interrogativi nuovi. In un auspicabile 6° volume, in continuità con i precedenti che raccogliesse nuove testimonianze dei successivi 15 anni (1996-2010) della Storia del Movimento Cattolico in Italia1, non v’è dubbio che il Gentile vi troverebbe giusto posto proprio perché in presenza di tutti quegli elementi che connotano nel cattolicesimo sociale italiano un personaggio di rilievo2.

Lungi così dall’essere riduttivo, la posizione troverebbe il suo inquadramento più completo ed esaustivo. Anzi è proprio tutto il variegato mondo che ruota intorno alla storiografia del e sul Movimento Cattolico che offre una sicura griglia per un’esplorazione ordinata del Nostro.

            Per questo, muovendo dalle note biografiche del Vol. I (pp. 9-17), che fan da gancio ai suoi scritti, già raggruppati in temi (pp.19-681), le linee di ricerca per avere fonti di prima mano e, in tal modo, di venire a conoscenza di dati più ricchi, potrebbero e dovrebbero svilupparsi in uno scavo attraverso diversi Archivi e Biblioteche. Ne presento l’elenco che forma come una rete.

1. Archivi di Enti istituzionali in Catanzaro

            Si tratta di ambienti presso i quali R. Gentile ha prestato la sua opera, anche se al presente, a causa delle diverse riforme che si sono succedute, l’esistenza e la connotazione di alcuni di tali Enti presentano, in più casi, denominazioni diverse.

-          Archivio Ospedale Civile (1945-1960)

-          Archivio Cassa Mutua Provinciale dei Coltivatori Diretti (1955-1984)

-          Archivio INPS (1955-1973)

-          Archivio Scuola Superiore di Servizio Sociale (1956–57/1960–61): ONARMO

-          Archivio Scuola Superiore di Servizio Sociale (1974–1986): Amministrazione Provinciale

-          Archivio Opera Pia “In Charitate Christi” (1946-1986)

-          Ente Nazionale per la Protezione Morale del Fanciullo (1967–68/1974–75)

-          Archivi Circoli Didattici corrispondenti delle Scuole dell’obbligo

-          Archivio Croce Rossa Italiana Provinciale (1963-78 e 1976-1988)

-          Archivio OMNI Comitato Cittadino (1963)

-          Archivio Provveditorato Scolastico (1963?- …).

            Come può notarsi, le varie attività si sono di solito tutte intersecate tra di loro e nessuna di esse (eccetto per l’OMNI) è stata svolta per periodi brevi, mentre in alcune – come per l’“In Charitate Christi” – si è sviluppata senza soluzione di continuità per tutta la durata dell’esercizio della professione medica (1946-1992) e tutte hanno interessato servizi civili pubblici.

In particolare Verbali e Relazioni, inerenti allo svolgimento delle varie presenze e mansioni, potrebbero contenere spunti, alla pari, pur se su un piano diverso, delle tesi dirette come relatore nei Corsi di cui è stato docente. I ricercatori andrebbero, in questi campi specialistici, individuati in soggetti addentro al campo sanitario-medico perché i più idonei e attrezzati a valutare l’opera di Gentile nell’ambito di riferimenti più vasti e necessari, (legislativo e specialistico), sì da far emergere le peculiarità dell’attività svolta.

II.   Archivi di Enti Ecclesiastici

-          Archivio Storico Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, nelle due Sezioni-Sedi: di Catanzaro e di Squillace, puntando sui faldoni delle Serie classificanti i vari organismi di apostolato laicale (Azione Cattolica, FUCI, AMCI) con allargamento agli Archivi Centrali Nazionali dei medesimi organismi, particolarmente dell’AMCI.

Ma vanno esaminati, altresì, quelli attinenti i vari settori per i quali è stata richiesta la sua collaborazione nell’ambito di particolari iniziative.

-          In modo particolare si vuole richiamare l’attenzione sulla documentazione riguardante la POA e l’ONARMO, sia a livello diocesano sia a livello nazionale. Di quest’opera benemerita, vero ossigeno per le nostre popolazioni, ancora sofferenti per l’onda lunga delle povertà e dei bisogni, seguita ai primi decenni del dopoguerra, l’indagine va tutta impostata con esiti di sicuro interesse. Partendo dall’organizzazione generale e dalla cura dei vescovi diocesani, il bene svolto, infatti, va riferito soprattutto dalla capacità e dall’intelligenza dei collaboratori locali. Se R. Gentile vi abbia avuto un suo ruolo, è tutto da verificare, ma è campo che non può essere eluso.

-          Dagli Archivi Confraternali (e affini) andrebbero recuperate le motivazioni per l’aggregazione e l’attività partecipativa poi svolta.

I Verbali del Consiglio Pastorale Diocesano e delle Sessioni per il Sinodo potrebbero rivelare altri spunti sulla sensibilità di un cristiano sempre più maturo nella fede e radicato nella sua Chiesa locale.

III.   Archivi di Enti politici e amministrativi

La riconducibilità porta a due:

-          della Democrazia Cristiana (Catanzaro e Provinciale)

-          dell’Archivio Comunale di Catanzaro.

IV.  Pubblicistica

Andrebbe recuperata tutta e considerata in due filoni:

a)      medico-scientifico: con interesse maggiore sulla originalità della produzione, particolarmente riguardante quella nata sul campo della “In Charitate Christi”, e quella firmata in collaborazione con nomi prestigiosi (come Gedda) e, se possibile, sull’eco avuta a livello ampio;

b)      giornalistica:  a partire dai periodici fondati (“L’Idea Cristiana”) o cofondati (“Il Popolo d’oggi”). Per quest’ultimo le carte di Vito G. Galati ormai depositate nella sede del’Istituto Sturzo di Roma, potrebbero contenere, eventualmente, notizie non altrimenti disponibili.

Di quanto pubblicato su “Comunità nuova”: la raccolta completa è già un aspetto acquisito. La metodologia circa la genesi, l’esame e l’inquadramento nella storia del giornalismo calabrese, e catanzarese in particolare – per la quale non manca di contributi approfonditi – stimolerebbero non pochi spunti di confronto.

V.   Memorialistica

Molteplici i contatti avuti da R. Gentile, nel campo professionale e nella comunità ecclesiale, e con ruoli sempre preminenti. Quanto da lui ricordato in occasioni varie per eventi particolari, si può desumere soprattutto attraverso i Capp. V, VI, VII, VIII del Vol. I e dai quali si profilano precisi temi, quali:

-          Raffaele Gentile e l’“In Charitate Christi”

-          Raffaele Gentile e la Chiesa di Catanzaro dal Secondo conflitto mondiale alle soglie del Terzo Millennio

-          Raffaele Gentile e gli Arcivescovi di Catanzaro mons. Giovanni Fiorentino, mons. Armando Fares, mons. Antonio Cantisani

-          Raffaele Gentile e mons. Giovanni Apa

-          Raffaele Gentile e il clero catanzarese

-          Raffaele Gentile e il laicato catanzarese

-          Raffaele Gentile e il Pontificio Seminario Regionale “S. Pio X”

-          Raffaele Gentile e Antonio Lombardi (confronto fecondo).

L’importanza dell’unificazione di tali temi va ravvisata nell’ampio arco temporale e nelle relazioni particolari di R. Gentile con ciascuno degli ambiti indicati. Ciò fa di lui un testimone diretto e di primo piano e, probabilmente, unico per i collegamenti creatisi in oltre mezzo secolo di lavoro professionale e impegno apostolico.

VI.   Piste aperte

-          Non v’è dubbio – e se ne possono comprendere i motivi, considerata la natura più personale e intima – che lettere, quaderni, agende, diari e simili, si configurano come corpo a sé e preziosa filigrana per una ricostruzione precisa della biografia. Altro settore da esaminare è la sua Biblioteca. In questo caso il “Dimmi che cosa leggi e ti dirò chi sei” resta un principio valido, non solo per la qualità e la quantità dei libri, ma anche per l’uso, la preferenza, i campi d’interesse, ricavabili dall’esame delle “presenze” all’interno di una Biblioteca personale.


Considerazioni conclusive

L’input offerto in questa nota introduttiva ha mirato allo scopo di unificare in linee di ricerca e piste di studio il materiale di cui si disporrà, sempre più e meglio da sistemare e arricchire.

È evidente che si tratta di lavori possibili da svolgere in équipe e con tempi congrui. Dal Convegno di quest’anno 2010 si potrebbe indicare come meta il 2014 (decennio della morte) e il 2011 (90° della nascita) l’arco cronologico entro cui sviluppare la ricerca.

Preliminarmente e contestualmente perché ciò possa realizzarsi, è la compilazione di Indici e Repertori della documentazione conservata presso la Famiglia, gli Archivi indicati e le Biblioteche, che faciliti l’individuazione e la consistenza delle carte riferite a R. Gentile. Se non si procede per tempo e con tutti i requisiti che l’operazione richiede, difficilmente sarà possibile agli studiosi di oggi e di domani lavorare per gli approfondimenti, senza sottovalutare il rischio della dispersione che, alla lunga, non risparmia patrimoni culturali d’indubbio valore. Specifici “stage” e collaborazioni istituzionali accademiche (Istituto Teologico Calabro, Università) potrebbero esserne interessate e coinvolte. Con quanto resta da fare: c’è lavoro per tanti. E siamo solo agli inizi. Da buone premesse sviluppi nuovi possono sperarsi ma non tutti immaginarsi poiché inoltrarsi nei solchi tracciati dallo Spirito e percorsi da orme che fedelmente lo hanno seguito apre su nuovi luminosi orizzonti.

Il presente Convegno si offre così come propulsivo e prospettico di approfondimenti nei prossimi anni 2011-2013 dei tre elementi che hanno caratterizzato la vita di Raffaele Gentile: l’humanitas (2011), la salus, (2012), la civitas (2013), per approdare ad una sintesi finale nel 2014.



Note

1. Cfr. Dizionario Storico del Movimento Cattolici in Italia 1860-1980 (Francesco Traniello-Giorgio Campanini, Direttori); Marietti, Torino, I/1. e I/2. I fatti e le idee (1981); II. I protagonisti (1982); A-L. III/1. Le figure rappresentative; M-Z. III/2. Le figure rappresentative (1984); Dizionario Storico del Movimento Cattolico, Francesco Traniello-Giorgio Campanini, Direttori, Aggiornamento 1980-1995, Marietti 1820, Genova 1997.



2. Linee generali per la Calabria. Cfr. F. Milito, L’impegno dei cattolici nella Calabria del ‘900, in Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania – Fondazione “Antonio Guarasci”, La Calabria nel ‘900. Atti del Seminario svoltosi dal 13 al 24 novembre 2000 presso la sede della Fondazione Guarasci, a cura di Leopoldo Conforti, Fondazione “Antonio Guarasci”, Cosenza 2001, pp. 255-277.





                                                                                     Mons. Francesco Milito

                                                                                              Docente di Storia della Chiesa Antica e Archeologia Cristiana

                                                                                                      e di Storia della Chiesa in Calabria, Pontificia

                                                                                                              Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale,

                                                                                                              Istituto Teologico “San Pio X” - Catanzaro

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